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Domande frequenti (FAQ)

Sul preparato ImunoBran MGN-3

 

Perché questo integratore del sistema immunitario MGN-3 ha un nome commerciale così strano — ImunoBran?

Secondo alcuni la parola “ImunoBran” può far pensare ad un purgante. Ma forse vale per chi ha ogni tanto problemi di stomaco o sintomi simili, ma non sicuramente per chi soffre di disturbi ben più gravi della normale stitichezza. Ovviamente vi sono diverse buone ragioni per cui è stata scelta la denominazione ImunoBran: il prodotto è infatti composto da fibre frazionate, biologicamente attive e pre-digerite di crusca di riso trattate enzimaticamente con estratto di Lentinula edodes (il termine inglese per crusca è “bran” – N.d.T.). ImunoBran è dunque un’espressione che denota benissimo le caratteristiche di questo integratore, nonostante le opinioni di molte persone più orientate verso il marketing, secondo cui sarebbe meglio includere qualche prefisso o vocabolo più scientifico: per esempio “immuno-”. Oltre all’efficacia, uno dei vantaggi principali di questo preparato è la sua sicurezza, pienamente garantita dalla composizione di fibre pre-digerite. Inoltre si tratta di fibre solubili – e pertanto prive di effetti lassativi.

ImunoBran MGN-3 è uno stimolatore o modulatore dell’immunità?

ImunoBran è un modulatore dell’immunità e non ha alcun effetto di stimolazione artificiale del sistema immunitario. Di conseguenza giova in particolar modo alle persone con sistema immunitario indebolito (se il vostro sistema immunitario è forte, l’assunzione del preparato ImunoBran non farà grosse differenze nel vostro organismo). I preparati modulatori sono assai più sicuri degli stimolanti, poiché impostano l’equilibrio dei parametri biologici. Gli stimolanti rinvigoriscono determinati parametri a discapito di altri – e provocano così effetti collaterali.

ImunoBran è un medicinale per qualche patologia specifica?

ImunoBran è un integratore alimentare che contribuisce a modulare il funzionamento del sistema immunitario. Se durante questo processo di modulazione i sintomi di una data patologia o sindrome vengono a mitigarsi, vorrà dire che tutto sta andando per il meglio. ImunoBran in sé e per sé non è però un farmaco per determinate malattie o condizioni patologiche. È semplicemente impiegato come integratore di successo in trattamenti adeguatamente scelti (convenzionali o meno) sotto la supervisione di un medico. Lo stesso professor Ghoneum sostiene la terapia oncologica convenzionale come modalità efficace di eliminazione del carico tumorale, consigliando ImunoBran MGN-3 come mezzo che aiuta il sistema immunitario a fare i conti con tutto il resto – e in ultimo contribuisce anche al risanamento del corpo. 

ImunoBran apporta giovamento in patologie di svariato genere?

In generale, in tutti i pazienti affetti da patologie accompagnate da riduzioni sintomatiche dell’immunità, l’integrazione di questo preparato nel normale trattamento è molto probabilmente di grande utilità e giovamento. Va però ancora una volta sottolineato che l’assunzione del preparato ImunoBran non va scambiata per trattamento vero e proprio. È soltanto un’utile integrazione. In generale sia nelle patologie virali o infettive sia nel cancro le risposte terapeutiche sono ottimali soprattutto nei casi in cui il trattamento è adeguatamente selezionato e integrato con un preparato idoneo. In caso di integrazioni nel trattamento è sempre obbligatorio informare il medico. I protocolli terapeutici oncologici convenzionali (come chemioterapia o radioterapia) riducono allo stremo il sistema immunitario e peggiorano la qualità della vita. Non ci sorprende dunque di riscontrare che – tra i benefici principali della terapia integrativa con ImunoBran – si menziona il più delle volte il fatto che questo preparato è in grado di contribuire al mantenimento di una qualità della vita a livelli più alti, grazie all’eliminazione di alcuni effetti collaterali delle terapie convenzionali.

Il preparato ImunoBran MGN-3 può essere assunto anche da soggetti affetti da patologie autoimmuni?

Per patologia autoimmune si intende una condizione in cui il sistema immunitario va ad attaccare l’organismo stesso, in conseguenza di una perdita della capacità di discernimento tra elementi estranei ed elementi propri dell’organismo. Tra questo tipo di patologie figurano, per esempio, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, la psoriasi o il morbo di Crohn. Quando il problema è grave, i medici prescrivono immunosoppressori, per alleggerire l’intensità degli attacchi a danno dell’organismo. Gli immunosoppressori vengono prescritti anche in caso di trapianto di cellule, tessuti o organi, con l’intento di minimizzare le possibilità di rigetto da parte del sistema immunitario. Se dunque assumete immunosoppressori, è naturale SCONSIGLIARE l’assunzione concomitante di ImunoBran – o comunque è necessario consultare previamente il medico.

Un ulteriore fattore da prendere in considerazione è l’effetto antinfiammatorio del preparato ImunoBran. Lo stesso consulente della Daiwa Pharmaceutical, Dr. Yuzo Endo, ha originariamente iniziato ad assumere ImunoBran per artrite reumatoide. I risultati lo hanno colpito a tal punto da condurlo ad eseguire ricerche su ulteriori aspetti benefici di quest’integratore (vedi Anti-Inflammatory Effect of ImunoBran).

Posso assumere ImunoBran insieme a qualsiasi altro medicinale?

Come per qualsiasi altro prodotto, non è possibile testare l’azione del ImunoBran in caso di assunzione concomitante insieme alle migliaia e migliaia di medicinali attualmente disponibili sul mercato. Sapendo però che si tratta di un integratore di fibra digeribile, utilizzato da decine di migliaia di pazienti in tutto il mondo senza finora nessun incidente, non resta che constatare che il preparato ha un alto grado di sicurezza e per il momento non è stato comunicato alcun tipo di controindicazione (fatta ovviamente eccezione per gli immunosoppressori). Inoltre ImunoBran si è rivelato efficace anche in rigidi test di valutazione ospedaleri. In ogni modo, come per qualsiasi altro prodotto (o cambiamento radicale di alimentazione) si consiglia sempre di consultare previamente il medico.  

Quali sono i fattori che determinano il prezzo del preparato ImunoBran MGN-3?

ImunoBran è in parole povere “semplicemente” crusca di riso pre-digerita frazionata in frammenti di dimensioni molecolari particolari. Tuttavia il processo di ottenimento è relativamente complesso ed è eseguito in condizioni farmaceuticamente controllate. Anche il rapporto tra quantità estratta dalla crusca di riso nell’ambito di questo processo e possibilità di sfruttamento è in realtà alquanto esiguo. Ecco perché il prodotto finale è relativamente costoso. Se poi aggiungiamo anche i costi della ricerca e dello sviluppo affrontati per diversi anni dalla società Daiwa Pharmaceutical, non restano più dubbi sull’adeguatezza del prezzo. Per il futuro si prevede comunque una riduzione graduale del prezzo; i costi delle ricerche finora effettuate iniziano ad essere pian piano ammortizzati; quelli delle ulteriori ricerche sono coperti sempre di più dagli ospedali; e infine anche la produzione sta salendo.

Perché una bustina di ImunoBran da 1000 mg ha un peso netto di 2000 mg?

Le bustine contengono 1000 mg di principio attivo ImunoBran e le compresse 250 mg di principio attivo ImunoBran. Il resto è costituito da sostanze aggiunte ai fini della stabilizzazione del prodotto. Nel caso delle compresse viene così assicurata la compattezza e nel caso delle bustine la polvere non forma grumi e il preparato non è soggetto ad infiltrazioni di acqua (dato che è altamente idrofilo). Per un elenco delle altre componenti si rimanda alle pagine ingredients section.

Vi sono differenze tra bustine e compresse in termini di efficacia?

I produttori del preparato ImunoBran MGN-3 garantiscono che tra le due forme non v’è alcuna differenza in termini di efficacia. L’assunzione di 4 compresse ha esattamente gli stessi effetti dell’assunzione di una bustina: entrambe le dosi contengono 1000 mg di preparato ImunoBran. (Le compresse sono più comode per il dosaggio di piccole quantità o semplicemente per chi non ha voglia di sciogliere la polvere in bicchieri d’acqua.) Va soltanto ricordato che la polvere viene assorbita più rapidamente delle compresse e pertanto si consiglia di assumere il preparato in bustina venti minuti dopo i pasti. Quanto alle compresse, la cosa migliore è invece assumerle insieme ai pasti.

Quanto ImunoBran MGN-3 dovrei assumere?

In generale, dosi più alte di ImunoBran consentono di raggiungere il livello ottimale di immunità o il punto di normalizzazione in tempi assai più rapidi di dosi basse. Pertanto si consigliano dosi piuttosto elevate in caso di condizioni gravi, dove la velocità della convalescenza rappresenta un aspetto importante.

I dosaggi sono differenti: 500 mg (metà bustina o 2 compresse) fino a 3000 mg al giorno (3 bustine o 12 compresse) o addirittura ancora di più negli adulti normopeso. Una persona adulta relativamente sana o leggermente raffreddata o affetta da forme virali lievi può assumere 500 mg al giorno per la protezione immunitaria generale e prevenzione di patologie. In caso di indebolimenti immunitari più importanti oppure ai fini di una guarigione più rapida consigliamo 1 bustina al giorno (4 compresse o 15 mg/kg/giorno). In caso di immunodeficienza grave, come quella legata al cancro, si consigliano 3 bustine (12 compresse o 45 mg/kg/giorno) per 2 mesi, per poi passare a dosaggi di mantenimento da 1 bustina (4 compresse) al giorno. (Se un paziente che assume dosi di mantenimento si appresta a sottoporsi a chemioterapia o radioterapia, consigliamo di aumentare di nuovo il dosaggio a 3 grammi al giorno o anche di più, all’incirca per una settimana prima del trattamento e poi proseguire con tale dosaggio ancora un paio di settimane dopo il trattamento.)

È opportuno suddividere la dose giornaliera nel corso della giornata e assumere il preparato durante i pasti. Per esempio, in caso di dosaggio giornaliero di 3 bustine (o 12 compresse), si consiglia di assumere sempre una bustina (o 4 compresse) a colazione, e poi la stessa dose a pranzo e a cena.

Se per caso smetto di assumere il preparato, ma poi intendo ricominciare, quale dev’essere il nuovo dosaggio di partenza?

Se si assumono dosi da 1 grammo (1000 mg o 4 compresse) al giorno o anche dosi superiori, il sistema immunitario raggiunge condizioni ottimali dopo circa due mesi. In caso di interruzione dell’assunzione di ImunoBran (in qualsiasi momento), l’immunità torna a scendere nel giro di un mese fino ai livelli di indebolimento originari, in conseguenza dei fattori immunosoppressivi perduranti – ovvero condizione patologica, alimentazione sbagliata, stress, tossicità, ecc. Pertanto consigliamo di non sospendere l’assunzione del preparato ImunoBran, o comunque di farlo solo qualora sia indispensabile – ma al massimo solo per qualche giorno.

Quando è possibile cessare in tutta sicurezza l’impiego di ImunoBran?

ImunoBran MGN-3 non mostra iporesponsività o riduzioni di efficacia neppure dopo uso prolungato; lo si può dunque assumere anche tutta la vita. L’unico inconveniente potrebbero essere i costi da affrontare; ecco perché molti pazienti desiderano sapere quando è possibile cessare l’assunzione senza compromettere la propria salute. In caso di assunzione di ImunoBran per determinate condizioni concrete che poi scompaiono definitivamente, sarà possibile cessare in tutta tranquillità l’uso del preparato, o eventualmente proseguire con piccole dosi di mantenimento. Se le condizioni patologiche perdurano o peggiorano, sarà molto probabilmente più opportuno proseguire con l’assunzione di ImunoBran. Quando si cessa di assumere il preparato, consigliamo di rispettare uno stile di vita sano, per compensare adeguatamente la rimozione di questo grande aiuto al vostro sistema immunitario. Per ulteriori consigli e proposte fare clic qui.

È possibile limitare la dose di chemioterapia, in caso di assunzione di ImunoBran?

Secondo alcune ricerche, dato il miglioramento della capacità dell’organismo di lottare con maggiormente con le proprie forze, è possibile anche ridurre le dosi della chemioterapia. Nonostante però questo approccio sia stato confortato da alcuni studi con esperimenti su animali, NON LO CONSIGLIAMO. Per eventuali riduzioni o modifiche è sempre necessario consultare il proprio oncologo.

Se decido di assumere ImunoBran durante la chemioterapia/radioterapia, quando dovrei iniziare?

Il prima possibile, a meno che l’oncologo non sollevi obiezioni. Se la chemioterapia/radioterapia viene iniziata a livelli immunitari forti, si è in grado di affrontare il trattamento in maniera assai più agevole e con effetti collaterali più moderati. Iniziate subito con una dose più forte (3 grammi, ovvero 3 bustine al giorno) per riportare il sistema immunitario alla normalità nel più breve tempo possibile. Come regola generale, la dose va ridotta a 1 grammo (1 bustina) al giorno dopo 2 mesi. Se però la chemioterapia/radioterapia dura di più, consigliamo di proseguire con dosi più alte per tutto il periodo di trattamento – sempre al fine di mitigare gli effetti collaterali. (L’ideale è iniziare con dosi elevate una settimana prima del trattamento e proseguire con le stesse dosi almeno ancora due settima dopo il termine del trattamento.)

ImunoBran MGN-3 può essere assunto anche dai bambini?

ImunoBran può essere utilizzato in tutta sicurezza e con successo da bambini di qualsiasi età. Le dosi vanno ridotte in maniera proporzionale al peso. Se per esempio il bambino pesa 20 kg, la dose consigliata è un terzo o un quarto della dose per adulti.

ImunoBran può essere assunto anche da donne in gravidanza?

ImunoBran è utilizzato senza alcun problema anche da donne in gravidanza. Tuttavia, la società Daiwa Pharamceutical informa che – così come per qualsiasi altro prodotto o alimento – nonostante l’evidente sicurezza d’uso, non è possibile fornire un’approvazione ufficiale finché non vengono realizzati test di una certa portata su donne gravide.

È possibile somministrare ImunoBran MGN-3 agli animali domestici?

Molte persone somministrano ImunoBran anche ai propri animali domestici per rafforzare la loro immunità. Ci è stato comunicato che il preparato è stato somministrato a mammiferi e uccelli. Tra un po’ ci chiamerà qualcuno per dirci che l’ha somministrato anche alla propria iguana (e qui va constatato che le forme di vita meno sviluppate, come i pesci, hanno sistemi immunitari ben più rozzi – e dunque non lo consigliamo). Come nel caso dei bambini la dose va ridotta in proporzione al peso. Applicare la formula 15 mg/kg/giorno per ottenere una dose equivalente a 1000 mg/giorno (o 1 bustina) – ovvero il dosaggio per una persona adulta.

ImunoBran è in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica?

Attualmente non vi sono prove secondo cui ImunoBran sia in grado di infiltrarsi oltre la barriera emato-encefalica. ImunoBran ha un peso molecolare molto più alto – per esempio – del glucosio, che invece supera la suddetta barriera. È pertanto alquanto improbabile che anche il preparato ImunoBran riesca ad oltrepassarla. Significa allora che ImunoBran è inefficace per pazienti con tumore del cervello? No. ImunoBran continua ad essere efficace, perché il cervello sfrutta lo stesso sistema immunitario del resto dell’organismo – e dunque tutte le zone del corpo beneficiano alla stessa maniera del potenziamento delle difese. È vero che le cellule NK in genere non oltrepassano la barriera emato-encefalica; tuttavia, dato che qualsiasi crescita anomala nel cervello è accompagnata da un’aumentata vascolarizzazione (ovvero un fenomeno assai più fortuito di una normale vascolarizzazione), le cellule NK avrebbero la possibilità di raggiungere le date cellule anomale. Malgrado queste constatazioni continuiamo a disporre di ben poche informazioni sugli effetti del preparato ImunoBran in caso di tumori cerebrali. È finora però innegabile che il preparato aiuta questi pazienti a migliorare la qualità della propria vita. (Fonte: Dr. Endo, Giappone.)

È possibile assumere ImunoBran durante trapianti di midollo osseo?

Una persona sottoposta a terapia con cellule staminali deve inevitabilmente assumere immunosoppressori per eliminare il rischio di rifiuto delle cellule staminali. Durante il periodo in questione non potrà dunque assumere nulla che potenzi il funzionamento del sistema immunitario. Dopo il trapianto delle cellule staminali e dopo la cessazione degli immunosoppressori (a condizione che il medico curante non sollevi obiezioni) sarà possibile iniziare ad assumere ImunoBran per ripristinare il normale funzionamento del sistema immunitario.

ImunoBran è sterile?

Analogamente agli altri integratori alimentari naturali, ImunoBran non è un prodotto sterile. La sterilizzazione prevede temperature altissime e all’occorrenza anche forti pressioni che causerebbero snaturerebbero il prodotto. In ogni modo, il preparato è prodotto in condizioni di laboratorio farmaceutico ed è confezionato in confezioni di alta qualità. Le possibilità di contaminazione batterica del prodotto sono estremamente esigue. Rispetto ad altri integratori alimentari commercializzati può essere di sicuro considerato uno dei più puliti. ImunoBran non contiene assolutamente alcun tipo di batteri nocivi.

ImunoBran MGN-3 può essere prodotto in casa?

Il processo di produzione del preparato ImunoBran è purtroppo assai complesso. Non si tratta di una semplice miscelazione di funghi Shitake e crusca di riso. Dai funghi bisogna dapprima isolare gli enzimi, che vanno successivamente mischiati con la crusca di riso. Dopo un intervallo di tempo stabilito, i polisaccaridi a catena corta risultanti vanno frazionati in composti con basso peso molecolare. Si tratta dunque di operazioni impossibili da eseguire in cucina...

ImunoBran MGN-3 è testato sugli animali?

La Daiwa Pharmaceutical è una società giapponese ed è soggetta ai requisiti di legge locali che prevedono l’accertamento della dose letale mediante sperimentazione su animali (test LD50). Si tratta di un test una tantum eseguito su ratti (obbligatorio per ciascun nuovo prodotto). È vero, è una prassi alquanto spiacevole, poiché alcuni animali perdono la vita; ma dall’altro lato non può essere bypassata, in quanto rigido requisito regolamentare. Senza i dati del test LD50 nessuna commissione etica di nessun ospedale sarebbe disposta ad analizzare e testare ImunoBran sulle persone; e il preparato resterebbe inaccessibile al pubblico. La società ha poi effettuato anche ulteriori esperimenti con il preparato ImunoBran su animali (sempre ratti); nello specifico si tratta di studi “subcronici” finalizzati alla ricerca sugli effetti collaterali e sull’attivazione del sistema immunitario. In questi test non si uccidono animali. La Daiwa si sforza di agire eticamente e con responsabilità, minimizzando la sperimentazione sugli animali allo stretto necessario.

ImunoBran MGN-3 contiene componenti geneticamente modificate?

Assolutamente no. ImunoBran non è in nessuna maniera geneticamente modificato e non contiene alcun OGM. 

Il contenuto di arsenio nel preparato ImunoBran MGN-3 è tale sa suscitare timori?

La maggior parte degli alimenti contiene tracce minute di arsenio e di svariati altri minerali. Il contenuto di arsenio nel preparato ImunoBran è pari a 3 ppm (milionesimi), o anche meno – ovvero 9 µg al giorno con dosaggi di 3 g/giorno. La dose di sicurezza massima di arsenio inorganico stabilita dall’OMS (non legato ad altri elementi e dunque più tossico) è pari a 107 µg al giorno per una persona del peso di 50 kg. La quantità contenuta nel preparato ImunoBran risulta dunque ben all’interno della zona di sicurezza. In ImunoBran, così come in altri alimenti, è presente per lo più arsenio organico, legato a diverse molecole, la cui tossicità è di gran lunga inferiore a quella dell’arsenio inorganico; pertanto la porzione di questo elemento nella sua versione pericolosa risulta infine davvero striminzita, praticamente trascurabile. Inoltre, la sicurezza tossica del preparato ImunoBran è confermata anche da uno studio sulla mutagenicità e da numerosi studi tossicologici che neppure in un caso hanno confermato effetti collaterali tossici o pericolosi. Per ulteriori informazioni sul contenuto di arsenio nel preparato ImunoBran fare clic qui.

Vi sono possibilità che, dopo l’incidente nucleare di Fukushima, ImunoBran MGN-3 risulti essere radioattivo?

Lo stabilimento di produzione della società si situa a centinaia di miglia da Fukushima. Inoltre, ciascun lotto di preparato ImunoBran MGN-3 è sottoposto a test di radioattività e finora i risultati sono sempre stati negativi. E se non bastasse, ImunoBran commercializzato in Europa è distribuito dalla Germania, cioè da un paese che esige test di radioattività assai rigidi.

Perché gli agenti commerciali che vendono ImunoBran MGN-3 parlano così poco del giovamento sanitario del preparato?

Nella maggior parte dei paesi europei le leggi prevedono che i rivenditori di qualsiasi tipo di integratori alimentari non sono autorizzati a fornire pareri di carattere medico. ImunoBran è dunque venduto semplicemente come integratore per il potenziamento del sistema immunitario. Negli USA ai rivenditori sarebbe in teoria permesso di esprimersi di più, anche se il recente caso Lane Labs sembra mostrare il contrario. A questa società è stato infatti vietato di vendere preparati proprio per la modalità di promozione degli stessi.

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